scritto e diretto da Andrea Murchio
con la consulenza storiografica di Bruno Maida, docente di Storia contemporanea alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino
con Alessia Olivetti
scene e costumi Sara Santucci
light-design Pierpaolo Nuzzo
produzione Mirabilia Teatro
È il viaggio luminoso e tragico di Iréne Nemirovsky: ebrea russa, parigina d’adozione, scrittrice e donna dalla forza straordinaria, morta ad Auschwitz nel 1942.
In scena pochi oggetti: una macchina da scrivere, una valigia per fuggire dalla persecuzione e per custodire ricordi, una scala per scendere negli orrori di un campo di concentramento e per raggiungere il successo. In modo colto e raffinato lo spettacolo ripercorre le vicende umane e letterarie dell’autrice. Alessia Olivetti, con grande naturalezza e vivacità, trasmette inquietudini, energia, passioni e desideri, quelli di una donna alla continua ricerca dell’affermazione della propria identità.
Tratto da uno dei più bei romanzi di Michela Murgia, vincitore del Premio Campiello 2010, lo spettacolo di Veronica Cruciani è un intenso monologo tra sé e un’altra parte di sé, tra una figlia e il suo genitore interiore.