Archivio / TeatroPercorso Dostoevskij

Il topo del sottosuolo

Una storia di ozio e depravazione verso Delitto e castigo

Archivio / TeatroPercorso Dostoevskij

Il topo del sottosuolo

Una storia di ozio e depravazione verso Delitto e castigo

Svidrigajlov è un personaggio straordinario, cui Dostoevskij dedica molte pagine nella seconda parte di Delitto e castigo. Essendo il suo un romanzo uscito a puntate, l’autore si è potuto permettere digressioni dalla linea narrativa principale, approfondendo personaggi, fatti e situazioni che incontrano solo sporadicamente la trama principale.

Svidrigajlov, incallito giocatore che scommette su se stesso per tutta la vita, giocando ai limiti del consentito una partita senza esclusione di colpi col destino, si innamora di Dunja, la candida sorella di Raskol’nikov e incrocia il destino del protagonista, anche perché origlia una scomoda confessione che egli fa a Sonja. Da questi intrecci Dostoevskij si discosta per farci conoscere Svidrigajlov dall’interno, penetrando in soggettiva nella sua mente contorta e piena di contraddizioni e raccontandoci il passato di un uomo che si definisce “malato”, come il protagonista delle Memorie dal sottosuolo. E anche lui, infatti, è un personaggio del sottosuolo, anzi, un topo, come quelli che vede in un delirio di allucinazioni nell’ultima notte della sua vita, quella che precede il suicidio, estremo e definitivo atto di coraggio e di sfida alla morte.

Mino Manni è fantastico a incarnare questo personaggio di Delitto e Castigo. Davanti al pubblico seduto ai tavolini diventa più che mai vivo. Spettacolo dalla grande energia che si trasmette agli spettatori, coinvolgendoli. Ma anche offrendogli una differente visione dello spettacolo dal vivo, un diverso modo di vivere il teatro, che sa essere senza barriere, grazie alla regia di Alberto Oliva.
Valeria Prina – Spettacolinews
Spettacolo inserito nel Percorso Dostoevskij