Archivio / Teatro

Il mio nome è Milly

Ritratto di una diva tra prìncipi, pop, variété

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Il mio nome è Milly

Ritratto di una diva tra prìncipi, pop, variété

Gennaro Cannavacciuolo canta la vita privata e artistica di Milly, al secolo Carla Mignone, celebre soubrette partita dal Varietà di provincia e arrivata poi alle sfarzose riviste anteguerra e ai locali scintillanti di New York; una biografia della cantante-attrice piemontese raccontata attraverso le canzoni che tracciano i momenti più significativi della sua vita e della sua carriera.
In un quadro scenografico elegante, con luccichii da sera sul nero dominante, lo spettacolo passa dal varietà degli Anni ‘20, al flirt con il Principe Umberto e all’amore disperato di Cesare Pavese che la cantante mai poté ricambiare. Lo spettacolo celebra Milly fino alla sua maturità artistica: passando dal brillante repertorio di Brecht-Weill fino ai testi più significativi dei cantautori e musicisti degli anni 60-70, quali Endrigo, Lauzi, De André, Aznavour e Piazzolla.

Tra i brani più noti Parlami d’amore Mariù che evoca l’incontro con Vittorio De Sica che sfocerà in un’eterna amicizia e Si fa ma non si dice quello con Strehler, che la diresse nel ruolo della sofisticata Jenny delle Spelonche dell’Opera da tre soldi.

Questo è uno straordinario spettacolo di Gennaro Cannavacciuolo […] Efficacissimo e prodigioso attore e cantante, muove i pannelli in palcoscenico che si riferiscono alla vita della grande artista di cui racconta la storia con assoluta dominanza della musica ma anche del teatro.

– F. A., Il Mattino