Archivio / Teatro

L’uomo dal fiore in bocca

...e non solo

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L’uomo dal fiore in bocca

...e non solo

Un uomo “un po’ strano”, un uomo “pacifico” e una donna come “un’ ombra che passa in lontananza” sono i tre protagonisti di L’uomo dal fiore in bocca. Gabriele Lavia, maestro e grande interprete pirandelliano, integra l’atto unico con altre novelle che affrontano il tema, fatale per il drammaturgo siciliano, del rapporto tormentato tra marito e moglie..

Dopo Sei personaggi in cerca d’autore, passando per Vita di Galileo di Brecht, Lavia torna al drammaturgo agrigentino che più di ogni altro ha segnato la cultura, e di conseguenza il teatro, del nostro tempo. Il denominatore comune è l’uomo, consapevole del proprio genio, ma anche delle proprie paure e del bisogno di esorcizzarle dietro una qualche forma di maschera, imposta dagli altri e infine accettata, per quieto sopravvivere. Tra l’essere e l’apparire.

“...il rapporto tormentato tra marito e moglie viene visto col distacco di un’ironia che rende i personaggi vicinissimi a noi. Così questa ‘donna che passa da lontano’ e che forse è il simbolo di quella ‘morte’ che l’uomo si porta appresso ‘come un’ombra’ diviene, in questa ‘drammaturgia’, la protagonista invisibile dei ‘guai’ grandi e piccoli ma pur sempre “inguaribili” dei due protagonisti.
Gabriele Lavia

INCONTRO
Dentro il teatro pirandelliano
Venerdì 10 febbraio | h 18.00
Lectio di Andrea Bisicchia