Archivio / Teatro

Louise Bourgeois

Falli, ragni e ghigliottine

Archivio / Teatro

Louise Bourgeois

Falli, ragni e ghigliottine

98 anni e mezzo di vita d’artista.
Louise Bourgeois era una donna eccezionale ed una delle più grandi artiste del ‘900.
Lucida, folle, anticonvenzionale, rigorosa, geniale, umile, straordinaria interprete del femminile e dell’arte. Segnata fin da bambina dalla violenza e temprata da due guerre, diviene infaticabile creatrice di sculture-opere intense, agghiaccianti, grottesche, rivelatrici, folgoranti.
Famosa per il suo rapporto con i falli che mette sul tetto di casa e porta sotto il braccio come una baguette o un ombrello, per i monumentali ragni che considera come “madre” sotto cui sentirsi vulnerabili e protetti al tempo stesso, per le ghigliottine che sospende sopra le case borghesi e le vite tranquille che racchiudono.
La sua figura è l’emblema di un secolo di turbamenti, inquietudini, ribellioni, desideri, orrori e disperata ricerca di un significato, di verità. È il prototipo, non convenzionale, dell’Artista, che passa dall’euforia alla depressione, dall’attività frenetica all’immobilismo, dalla creatività alla riflessione.

Luca De Bei dirige Margherita Di Rauso, che dà corpo a questo strano essere al tempo stesso donna, vecchia e bambina e alla sua incredibile fantasia fatta di immagini, voci, suoni e pensieri dell’anima.
Tasselli che si compongono via via e ci rimandano in modo delicato o prepotente, allusivo o dichiarato alla vita di una Donna affascinante, emozionante, totale. E probabilmente, irripetibile.