Archivio / Teatro

Le relazioni pericolose

Archivio / Teatro

Le relazioni pericolose

Un romanzo epistolare che sul palco diventa un labirinto di specchi; i ruoli dei personaggi e i rapporti di potere tra di essi mutano in continuazione, si invertono e si scambiano in una continua tensione, tra giochi di seduzione e verità falsate. I personaggi combattono un eterno duello, con gli altri e con la propria interiorità, in una duplice tensione che li rende assetati di sentimenti quanto spaventati all’idea di provarli. Tra i loro rapporti si crea un meccanismo che si fa via via più stridente e produce scintille incandescenti per poi esplodere nel finale.

Riprendiamo dopo molti anni lo studio intorno a quest’opera geniale che, attraverso le piccole storie di amore e sesso di qualche singolare individuo, traccia il ritratto di un’intera epoca, con le sue aperture al futuro, le sue paure e le sue trappole, le limpide utopie, le paure, la cecità.
Oggi che quel disegno di potere, imperialismo e supremazia europea si sta irrimediabilmente sfaldando, leggiamo con altro sguardo quel tempo e la sua impressionante ricchezza di ideali, scoperte e contraddizioni, nella quale forse sta la chiave per la trasformazione, ormai imprescindibile, di un modo di intendere le relazioni, la società e il progresso che ha mostrato la sua potenza, ma anche tutta la sua ferocia.

Elena Bucci e Marco Sgrosso

Quella che Bucci e Sgrosso allestiscono è la danza macabra sopra l’abisso di una società avvelenata dalla noia, ubriacata dalla libido di auto affermazione, che preferisce il possesso al piacere.
Nino Dolfo - Corriere della Sera