Archivio / Teatro

L’asta del santo

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L’asta del santo

L’Asta del Santo non è solo un gioco. Eppure non si può nemmeno dire sia uno spettacolo teatrale.
Di certo c’è un mazzo di carte. E le vite dei santi. Un uomo solo di fronte alla folla. Un uomo che renderà Natale ogni giorno dell’anno, che per il pubblico ha selezionato 52 santi tra i 4000 esistenti, per narrarne vita, gesta, miracoli e poi farne un gioco da tavola, o da bettola, o da teatro. Ogni Santo ha una sua storia di straordinarie avventure, sovrannaturali peripezie, impensabili morti, superpoteri. E sta dipinto su una carta. Ogni storia verrà raccontata per vendere tale carta al miglior offerente. Il gioco sta nel credere forte in uno o più Santi, comprarli, puntare su quelli per arrivare in finale e vincere uno dei tre premi in palio.
Gli spettatori – giocatori di turno assisteranno al duro percorso di santificazione, con la realizzazione live di alcuni miracoli e la distribuzione dei beni terreni: una distribuzione iniqua, casuale, senza criterio. Con questi “beni” – quanti siano dipende dal fortuna – si potranno comprare i Santi. Solo in tre vinceranno. Per gli altri sarà forse cocente la delusione, ma almeno sapranno a chi appellarsi…

(…) un diluvio di risa, complice anche il fatto che l’ironia dei due attori è tagliente, diretta e secca, e il contrasto non può che suscitare nei loro confronti un’enorme simpatia.

Tessa Granato – Fermata spettacolo