Archivio / Teatro

La solitudine dell’ape

Archivio / Teatro

La solitudine dell’ape

Le api esistono da milioni di anni, prima ancora dell’arrivo dell’uomo. Ma oggi, in diversi paesi del mondo, sono in crisi. Che cosa sta succedendo? Cosa è cambiato?
La Solitudine dell’Ape è uno spettacolo che mette insieme i tasselli di questa storia, proponendosi di dare delle risposte, di superare luoghi comuni, di informare, di stimolare una ribellione al sistema della monocultura e del profitto a tutti i costi.
In origine “La solitudine dell’ape“ era una canzone di Paolo Enrico Archetti Maestri per il gruppo folk Yo Yo Mundi; è divenuta in seguito una pièce di teatro-canzone che, fra parole e musica, racconta l’importanza delle api allargando l’attenzione al destino della creazione e alla sua sopravvivenza.
La storia è quella del barone Justus Von Liebig. La sua vita – dai primi catastrofici esperimenti con la polvere da sparo nel retrobottega del padre fino alla rocambolesca invenzione dei concimi chimici che rivoluzioneranno la storia dell’agricoltura sradicando l’uomo dalla terra – è una disarmante rappresentazione del nostro tempo, nonché la scintilla d’innesco della pratica delle monocolture, sistema di gestione delle coltivazioni con un metodo industriale che impone un uso massiccio di pesticidi per contrastare i parassiti delle piante. Lo spettacolo ha visto unirsi apicoltori, attori, scrittori, musicisti, disegnatori e visionari con l’obiettivo di rappresentare lo scollamento dell’uomo da tutto ciò che lo circonda: il racconto della solitudine dell’ape è il paradigma della nostra solitudine.