Archivio / Teatro

La beatitudine

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La beatitudine

Questa è una storia di una coppia che non riesce a generare e di una madre e un figlio indissolubilmente legati da una malattia; di un mago pastore che illude gli uomini che la fantasia possa risolvere i problemi della realtà; di un unico essere umano in tutte le fasi della sua esistenza, dal primo passaggio nell’età adulta alla vecchiaia. Questa è una giostra della vita, spazio unico e nero in cui i personaggi si muovono, si incontrano, si amano, si odiano e si ammazzano. Ma quel teatrante che si agita sul palco, come preso dalla morsa di una tagliola, ha il potere di trasformare la percezione della realtà di un gruppo di persone che continua a darsi appuntamento in luoghi chiamati teatri per provare a sentire insieme le stesse cose. Una comunità tenuta assieme da una tensione comune. Il teatro, insomma, è una truffa, perché attraverso un trucco, costringe uomini e donne qualunque ad annullare distanze di sicurezza spaziali e di pensiero e li accorda all’unisono, dettando il ritmo attraverso la finzione. Inganna la percezione dello spettatore, gli fa perdere il senso del tempo e il contatto razionale con la sua individualità; è un imbuto cilindrico che risucchia l’attenzione di chi guarda e la risputa fuori schiaffeggiandolo con non poca grazia mentre mostra il doppio fondo della scena.

(...) Uno spettacolo con un inizio mozzafiato.

Renato Palazzi - Il Sole 24 Ore

Fibre Parallele è considerato tra i migliori giovani gruppi teatrali italiani di questi ultimi anni, vincitori del premio Hystrio-Castel dei Mondi 2011, Menzione speciale al Premio Pomodoro 2013, due nomination per il Premio Ubu 2013 come Migliore novità italiana e attore Under 30 a Riccardo Spagnulo, e già nomination per il Premio Ubu 2011 all’attrice Licia Lanera.