Archivio / Eventi

Finalmente la mostra di Jean Blanchaert

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Finalmente la mostra di Jean Blanchaert

Inaugurazione

16 febbraio 2017 dalle 18:00
Con presentazione di Philippe Daverio
segue brindisi
gentilmente offerto da Le Sincette, azienda agricola biodinamica a certificazione Demeter.

Il 16 febbraio 2017 inaugura ai Bagni Misteriosi la personale di Jean Blanchaert con opere inedite realizzate nell’arco di quarant’anni.

La mostra, grazie alla sensibilità e al coinvolgimento dell’artista, contribuirà attraverso una raccolta fondi alla riqualificazione della Palazzina dei Bagni Misteriosi.

Più di cinquecento opere comporranno la mostra di un artista poliedrico che da sempre “da’ forma, deforma, raffina e sostanzia l'(in)immaginabile, tra influenze dada, fascinazioni surrealiste, contrattempi espressionistici, assonanze comiche, contraltari semantici, caotiche casistiche umane e ritratti a tratti”.

Jean Blanchaert, inventore da sempre, di artisti (come gallerista e curatore), parole (giornalista), forme (scultore del vetro e disegnatore) è una molteplicità cangiante. Negli inchiostri esposti sarà facile ritrovarlo in quella linea continua, che scivolando lungo il contorno delle figure, “trasmuta le forme conosciute in sconosciute associazioni e metamorfosi, di bocche che cinguettano, timbri che mutano in occhi, punti di domanda ora guance, lettere divenute frammenti di un universo fantastico dove le G sublimano in gocce e le A in fiori”.

La linea attraversa anche corpi e diventa a tratti freccia che: lascia le vittime illese e forse inconsapevoli; prosegue la fisionomia di un mento indicando forse niente; disegna la silhouette di un corpo puntando le due estremità e facendole coincidere.

Senza sollevarsi mai dalla carta la linea ha disegnato negli anni un ritratto che è la somma di tutti i ritratti: quello dell’artista.

Di questo ritratto la mostra è la dovuta immagine, come forma del magico rapsodico, complicato, trasparente, univoco, semplice, polifonico: insensato perché ricolmo di sensi. Sinestetico perché significante di infiniti significati.

In mostra saranno presentati anche gli inchiostri che hanno saputo svelare le fisionomie ignote dei Santi e dei Giusti, ma anche sculture in vetro e altre carte, leggerissime o grevi, dove sarà possibile rintracciare parole in libertà intrecciate a tratteggi del reale, tanto più vero quanto più inverosimile, verosimile proprio perché completamente reinventato.

Una videoinstallazione sarà il contrappunto in filigrana al ritmo delle opere, con incursioni casuali nelle apparizioni dell’artista in video, ora scultore del vetro ora Karl Marx ora maestro calligrafo ora critico d’arte ora illustratore ora antiquario ora gallerista ora santo ora profeta.

Ora, semplicemente, Jean Blanchaert.

 

“ … la freschezza sorridente del suo segno grafico dialoga con un pensiero che tange l’ironia…”
Philippe Daverio
“… la sottile magia di Jean Blanchaert, che come un sapiente alchimista rilancia continuamente l'idea che la natura, l'artigianato, l'ispirazione nascondano un oro prezioso che sta solo a noi ricercare”.
Alberto Cavalli - Direttore Generale Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte

JEAN BLANCHAERT
Biografie
Gallerista
Da trent’anni conduce la galleria di famiglia, fondata sessant’anni fa dalla madre Silvia, da sempre specializzata in vetro, ceramica, smalto ed altri “materiali”contemporanei, tutt’ora punto di riferimento per artisti che vogliano realizzare le loro idee in vetro, in ceramica, in smalto, ferro, legno e marmo. Nel corso degli anni sono centinaia le mostre organizzate dalla galleria, in Italia e all’estero.

Curatore
Nel 2013 ha curato per il FAI (Fondo Ambiente Italiano), a Villa Necchi, a Milano, la mostra Arte Ceramica Oggi in Italia . Nel 2014, invece, ha curato Arte del Vetro Oggi in Italia e nel 2016, Glass. Arte del Vetro Oggi a Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia (Padova).

Giornalista
E’ collaboratore fisso del mensile Art e Dossier (Giunti Editore) e del programma d’arte Passepartout (oltre 400 puntate), ideati e diretti da Philippe Daverio.
Sempre con Philippe Daverio, per Rizzoli Editore, ha pubblicato, nel 2007, 13×17, una sorta di censimento degli artigiani e degli artisti operanti oggi in Italia. Ne sono rappresentati mille.

Artista
Parallelamente all’attività galleristica, editoriale e curatoriale, Blanchaert è artista poliedrico: disegnatore, illustratore, calligrafo e scultore in vetro.
Il disegno, in particolare il disegno a china, è una sua costante passione da almeno quarant’anni: negli ultimi anni i suoi disegni sono stati richiesti per illustrare libri per ragazzi, copertine ( Edizioni Ponte alle Grazie, Guanda, Nottetempo), giornali (Tam-Tam, Diario, Verve, Art e Dossier, Linkiesta), iniziative culturali tra cui Il Progetto Italia di Telecom 2002- 2007, Mostra Utopia Telecom Italia 2004, Il Premio Italgas 2005, Teatro Franco Parenti 2005, Salone del Ciclo 2006, “Emozioni Italiane”, Progetto Berlucchi, Zanotta Shop Milano 2007, “Mai Dire Mao”, Parma 2007 con la direzione artistica di Gherardo Frassa e nel 2010, “Bologna si rivela”, progetto a cura di Philippe Daverio). Dal 1998 illustra occasionalmente per il Teatro Franco Parenti idee di Andreè Shammah. Il suo segno di calligrafo ha accompagnato spettacoli di Lucio Dalla, Luciana Savignano, Alessandro Bergonzoni, produzione Telecom Italia per la regia di Andrée Ruth Shammah (Catania, 2000).
Nel 2004 ha esposto presso la Galleria l’Affiche di Milano.
Per Rizzoli, nel 2013, ha pubblicato un libro illustrato intitolato Un santo al giorno.
Nel 2015, nel quadro dell’iniziativa Fabriano ospita a cura di Adelaide Corbetta, ha esposto una serie di disegni di santi presso Fabriano boutique, nelle sedi di Milano e Firenze.