Si avvisa il gentile pubblico che giovedì 18 Aprile in via straordinaria il foyer NON sarà accessibile e i servizi di bar e guardaroba NON saranno attivi. Ci scusiamo per il disagio.

AVVISO: giovedì 18.04 il foyer NON è accessibile e NON sono attivi bar e guardaroba.

Archivio / Teatro

Dolore sotto chiave
Sik Sik l’artefice Magico

due atti di Eduardo De Filippo

Archivio / Teatro

Dolore sotto chiave
Sik Sik l’artefice Magico

due atti di Eduardo De Filippo

Carlo Cecchi in scena con due atti unici di Eduardo.

Dolore sotto chiave, nato come radiodramma nel 1958, è una girandola di situazioni grottesche, un gioco beffardo sul senso della morte, sulla sua permanenza nelle nostre vite. De Filippo gioca con la morte, la ridicolizza, l’esorcizza così: ridendoci (e facendoci ridere) su. Perché è anch’essa parte delle nostre esistenze e cercare di negarla, non riconoscerla, significa negare la vita stessa.

Sik Sik l’artefice magico è invece il primo degli umanissimi tragicomici personaggi di De Filippo, una pietra miliare del suo teatro che conta, solo nella città di Napoli, oltre 450 repliche. Un illusionista maldestro e squattrinato si esibisce in teatri di infimo ordine con la moglie Giorgetta e Nicola, che gli fa da spalla. Una sera, all’ultimo momento, è costretto a sostituire la spalla con il primo, povero, malcapitato. In un crescendo di inesorabili qui-proquo, la vicenda umana e comica dello spiantato illusionista, mago da strapazzo, porta con sé il retrogusto amaro del fallimento. In SIK-SIK ritroviamo lo sprezzante realismo di Eduardo De Filippo e il teatro come metafora della vita.

Carlo Cecchi, dopo aver frequentato, all’inizio degli anni Sessanta, l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica come allievo attore, dal 1968, anno di fondazione del suo proprio teatro, ha diretto molti spettacoli e recitato molti ruoli. Si ricordano qui: Il borghese gentiluomo e Il misantropo di Molière (con le traduzioni di Cesare Garboli), Woyzek e Leonce e Lena di Büchner, Il bagno di Majakovski, L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello, Il compleanno di Pinter, Finale di partita di Beckett e molte volte Shakespeare, fra cui una trilogia: Amleto, Sogno di una notte d’estate, Misura per misura. Con il Teatro Stabile delle Marche (oggi Marche Teatro), di cui è artista di riferimento dal 2003, ha in repertorio: Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, Tartufo di Molière, Claus Peymann compra un paio di pantaloni e viene e mangiare con me di Thomas Bernhard / Sik Sik l’artefice magico di Eduardo De Filippo e Sogno di una notte d’estate di William Shakespeare, il dittico Troppo sbronzo da dire ti amo? di Caryl Churchill e Prodotto di Mark Ravenhill. In tutti questi spettacoli Cecchi è protagonista e regista. Come attore ha interpretato nel 2013 La serata a Colono di Elsa Morante diretto da Mario Martone prodotto dalla Fondazione Teatro Stabile di Torino, Marche Teatro e Teatro di Roma e per questo è stato premiato con l’UBU come miglior attore protagonista. Sempre come regista e attore con Marche Teatro ha lavorato (coprodotto anche dal Teatro Franco Parenti) ne La dodicesima notte di William Shakespeare (Stagioni 14, 15, 16). Nel 17/18 e 18/19 con Marche Teatro ha portato in tournée Enrico IV di Luigi Pirandello.