Si avvisa il gentile pubblico che giovedì 18 Aprile in via straordinaria il foyer NON sarà accessibile e i servizi di bar e guardaroba NON saranno attivi. Ci scusiamo per il disagio.

AVVISO: giovedì 18.04 il foyer NON è accessibile e NON sono attivi bar e guardaroba.

Archivio / TeatroPercorso Dostoevskij

Delitto e castigo

Una discesa agli inferi tra lucidità e follia

Archivio / TeatroPercorso Dostoevskij

Delitto e castigo

Una discesa agli inferi tra lucidità e follia

Incubi, visioni al confine con la follia si alternano a scene di crudo realismo fra i vicoli di San Pietroburgo, bettole e squallide stanzine da cui si origlia, si respira con affanno, si piange e si ama.
La parabola esistenziale di Raskol’nikov che uccide per sentirsi un’anima eletta e non una persona qualsiasi è il punto di partenza per un’analisi profonda sul mistero dell’uomo e sull’impossibilità di ogni giudizio che punti a dividere gli esseri umani in buoni e cattivi, vittime e carnefici, salvati e dannati.

Il giovane studente si macchia del delitto e poi sprofonda in uno stato mentale che alterna una lucidità cinica e graffiante a momenti di delirio convulso.
Attorno a lui ruotano personaggi deliziosi, dalla bella Sonja all’amico Razumichin, dalla vecchia usuraia uccisa per pochi spiccioli al disincantato Porfirji e tanti altri, in un affresco ricchissimo di umanità cui attingere per una vertiginosa discesa agli inferi.

La regia, quasi caravaggiesca per il sapiente uso delle luci, fa muovere i personaggi tra luce e ombra. È in questa che essi, a tratti, scompaiono, come inghiottiti nella notte del dubbio e delle tenebre. Lo spettacolo è un meccanismo ad orologeria molto ben congegnato. Bravi tutti gli attori.
Raffaella Roversi – Saltinaria.it
Spettacolo inserito nel Percorso Dostoevskij