Archivio / Teatro

Nessun luogo è lontano

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Nessun luogo è lontano

Dopo Il coraggio di Adele, con Filippo Dini e Arianna Scommegna, prodotto dal Parenti qualche stagione fa, Giampiero Rappa presenta il suo nuovo testo Nessun luogo è lontano.
La storia coinvolge tre personaggi appartenenti a generazioni diverse ma ugualmente incapaci di gestire la propria rabbia: Mario, cinquantenne, ex scrittore di successo ritiratosi a vivere in una baita; Anna, giovane inviata di guerra; il nipote di Mario, il ventenne Ronny.
Emozioni compresse e solitudine li accomunano. L’occasione, fatale, dell’incontro fra Mario e Anna è un’intervista che lo scrittore, restio a concederne dopo avere rifiutato in una diretta televisiva un importante premio letterario, decide di rilasciare dopo tre anni di silenzio. Durante l’intervista i due si accusano, si offendono per poi ritrovare un apparente attimo di condivisione. Ma è solo un’illusione. La rigidità di Mario e il suo sarcasmo sono la sua stessa prigione, fatta di ghiaccio ma scalfita lentamente prima da Anna e poi dall’intrusione del giovane Ronny alla ricerca disperata di un posto dove rifugiarsi.
Quando i tre personaggi si ritrovano insieme per la prima volta, assistiamo al dramma.
Mistero, leggerezza, silenzi, ritmi serrati, colpi di scena e comicità per un testo che parla di orgoglio, conflitti tra genitori e figli, amore, perdono.

Nei silenzi, negli sguardi, nei gesti trattenuti e in quelli esplosi, nelle parole sillabate e in quelle rovesciate addosso gli uni agli altri, il testo detta un ritmo interno ai personaggi, un flusso che li agita e li esamina. Grazie alla bravura dei tre appropriati interpreti, che dosano con maestria la tensione emotiva fino all’esplosione finale.

Giuseppe Distefano – Il Sole 24 ORE