Archivio / Teatro

I me ciamava per nome

44.787 Risiera di San Sabba

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I me ciamava per nome

44.787 Risiera di San Sabba

«Credo che ogni persona dovrebbe sapere e non dimenticare»

afferma uno dei sopravvissuti

Pochi sanno cosa sia stata, in tutto il suo orrore, la Risiera di San Sabba a Trieste, unico lager nazista in Italia munito di forno crematorio (da tremila a cinquemila le vittime).
Un colpevole oblio ha soffocato fin dall’immediato dopoguerra le voci, a volte ha inquinato le prove, di quanto è accaduto poco più di settant’anni fa. Le testimonianze dei sopravvissuti e le deposizioni dei carnefici costituiscono un patrimonio storico, sociale, politico e umano straordinario.
Un patrimonio che Renato Sarti ha valorizzato. Una visione “dal basso” e “dal di dentro” di quei terribili avvenimenti, espressa con un linguaggio del tutto particolare.

(…) nella speranza che in nome dei valori che ispirarono la Resistenza e la lotta di Liberazione, la memoria storica di quel passato possa fare da argine, oggi, contro nuovi e pericolosissimi fenomeni nazionalistici, razzisti, fascisti e xenofobi.
Renato Sarti