Archivio / Teatro

Beauty Dark Queen

Lo strano caso di Elena di Troia

Archivio / Teatro

Beauty Dark Queen

Lo strano caso di Elena di Troia

In scena due uomini, una donna, una dea e una statuetta. Sono Menelao, Paride, Elena, Afrodite, Eros.

La storia è nota: una dark queen dalla bellezza fatale, il capriccio degli dei, un rapimento, una guerra. È un po’ pochade con Paride, ospite di Menelao, che rapisce la moglie Elena proprio sotto i suoi occhi, e un po’ tragedia per la voluttà di accecamento che a volte sembrano avere gli esseri umani.

Quella che ne scaturisce è una storia di uomini che non sanno amare, ma solo possedere, di donne che si difendono chiudendosi nella freddezza del cuore e nello splendore effimero di un bel vestito, del tempo che consuma corpi e passioni, di un mondo in cui l’amore viene rubato e venduto.

Quella di Stefano Napoli, regista colto e originale è una versione inedita della celebre leggenda.

In Beauty Dark Queen, Elena non è fonte di sciagura ma una donna tra uomini, nell’eterno gioco dell’amore, dei fraintendimenti, del caso.

È un teatro, quello della compagnia Colori Proibiti, che cerca la parentela con l’arte figurativa; i corpi degli attori, quasi sempre muti, si esprimono in quadri plastici di forte emozione su una partitura musicale che è vero e proprio pensiero inespresso.